Cara dottoressa,
qualche giorno fa il mio ragazzo
mi ha confessato che durante i frequenti periodi in cui non possiamo vederci,
abitando a quasi 500 chilometri di distanza, abitualmente si masturba. Anch’io
lo faccio (non gliel’ho ancora detto) e la cosa in sè mi sembra normale; quello
che invece mi ha stupito è che lui questa cosa la vive con dei sensi di colpa
terrificanti che lo fanno sentire male. Abbiamo entrambi 22 anni; ma come è
possibile, mi chiedo, che nel 2022 possano ancora esserci problemi di questo
tipo?
Francesca
Cominciamo dalla storia. In ogni cultura se attentamente analizzata si
hanno prove di un comportamento autoerotico. I greci consideravano la
masturbazione un sostituto dell’amore, una valvola di sicurezza creata dalla
natura per permettere la liberazione della tensione sessuale. Anche nella
civiltà polinesiana la masturbazione non era considerata dannosa. L’opinione
degli occidentali sulla masturbazione era invece negativa: la consideravano una
pratica degradante, pericolosa, vergognosa. Tale opinione traeva origine dalle
tradizioni religiose oltre che dalle convinzioni della medicina ufficiale. Nel
1767 un medico svizzero, Tissot, scrisse addirittura un trattato sulle malattie
causate dall’onanismo che fu tradotto in quasi tutte le lingue. La religione
cattolica peraltro non ha mai contemplato la pratica di alcuna attività
sessuale disgiunta dal fine riproduttivo; la masturbazione rappresenta quindi
un atto grave e insano ed è considerata peccato se fatta coscientemente e con
convinzione.
Tutto questo ti fa comprendere come le influenze socioculturali possano,
anche nel 2022, produrre sentimenti ambivalenti nei confronti dell’autoerotismo
che dal punto di vista medico-scientifico è ritenuta una pratica sessuale che
non provoca danni fisici o psichici. Visto che alcuni recenti studi hanno
dimostrato che il numero delle eiaculazioni si correla nel genere maschile ad
una diminuzione del rischio di tumore prostatico è possibile addirittura
ipotizzare un effetto benefico della masturbazione sulla salute. Gli studi
sessuologici hanno inoltre messo in evidenza come le persone che si masturbano
abbiano una minore incidenza di disfunzioni sessuali. Tu
stessa ritieni normale masturbarti ma non lo racconti, forse per paura di un
giudizio negativo. Il mio consiglio è proprio di dirgli che lo fai anche tu;
sono convinto che la condivisione del segreto e del gesto potrà trasformare in
intima complicità quello che oggi viene vissuto come un colpevole piacere
solitario.
COMMENTO
La masturbazione è la stimolazione volontaria di uno degli
organi sessuali per acquisire piacere; essa può portare o non portare
all’orgasmo. Il termine masturbazione ha storicamente una connotazione
negativa; dal punto di vista medico è considerata attualmente una pratica
sessuale che non provoca danni né psichici né fisici.
Sara Bernorio
Psicologa, sessuologa clinica