Sessualità esplicita su internet e stereotipi sui ruoli sessuali femminili: gli adulti sono più vulnerabili degli adolescenti |
A dimostrarlo è una ricerca olandese condotta daJochen Peter e Patti M. Valkenburg recentemente pubblicatasuCYBERPSYCHOLOGY, BEHAVIOR, AND SOCIAL NETWORKING , che ha coinvolto 1445 adolescenti ( dai 12 ai 17 anni) e 833 adulti ( 18 anni e più) ai quali è stato chiesto quanto spesso nei sei mesi precedenti avessero guardato su internet foto o filmati con una evidente esposizione dei genitali o con scene di sesso tra persone.
Il focus dello studio e’ stato di incrociare tali comportamenti con i ruoli di genere tradizionali dei pari e con lo stereotipo della ‘resistenza pro-forma’ delle donne ( token resistence ), vale a dire l’idea che le donne dicano NO mentre in realtà vogliono dire SI alla proposta di un rapporto sessuale
Si è confermato come i pari che aderivano ai ruoli di genere più tradizionali, fossero essi adolescenti o adulti, esprimevano più nettamente la convinzione sulla ‘resistenza pro-forma’ delle donne.
Tale convinzione non è risultata però essere predittiva dell’utilizzo di materiale sessualmente esplicito tratto da internet sia negli adulti che negli adolescenti.
Ma il dato che stupisce maggiormente è che l’utilizzo di tale materiale condizioni più fortemente gli adulti rispetto agli adolescenti circa l’idea che quando le donne dicono di no al sesso, in realtà vogliono dire di sì.
COMMENTO
Lavoro interessante perché sfata una sorta di mito-alibi ( è tutta colpa dei media ! ) ,cioè che sia l’utilizzo di materiale sessualmente esplicito reperito via Internet a determinare certi convincimenti degli adolescenti . Sottolinea al contrario l’enorme importanza del gruppo dei pari anche per la socializzazione sessuale.
Rileva che l’impatto dei SEIM (Sexually Explicit Internet Material) risulta più forte sugli adulti, che pertanto rafforzano ad es. il loro stereotipo sulla ‘resistenza pro-forma’ delle donne in situazioni sessuali, perché, a differenza degli adolescenti, possono fare riferimento a reali esperienza di vita.
Altro dato significativo è che l’importanza dei pari persiste in età adulta e che l’adesione a stereotipi e pregiudizi sui ruoli sessuali femminili all’interno di una visione tradizionale dei generi e dei ruoli è predittivo di una determinata scelta di amici, legati anch’essi a idee tradizionali.
Pertanto i programmi d’intervento educativo dovrebbero mirare ad aumentare la capacità personale degli individui di resistere all’influenza dei pari , quelli scelti proprio sulla base di una somiglianza!