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Affiliata a: F.I.S.S. (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) - E.F.S. (European Federation of Sexology) - W.A.S. (World Association for Sexual Health)
Associazione Italiana Sessuologia Psicologia Applicata
A.I.S.P.A.

Presidente dr. Roberto Bernorio 
Presidente onorario prof. Willy Pasini 

Donna, sesso, gravidanza e postpartum

 

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Donna, sesso, gravidanza e postpartum

 

Il benessere sessuale non è semplice assenza di disfunzione ma uno stato di positività fisica, emotiva, mentale e sociale relativo alla sessualità. Per questo il modo con cui quest’ultima viene vissuta nella vita personale e di coppia ha un importante impatto sulla qualità di vita. La gravidanza e la fase post parto vede la coppia in ruoli e competenze del tutto nuove, cui si aggiungono per la donna cambiamenti fisici ed emotivi la cui gestione può risultare critica. Una sessualità serena in questa fase è fondamentale nel percorso che porta la coppia verso l’essere genitori. Cosa influenza la sessualità in gravidanza ed in puerperio? L’aumento dei livelli di estrogeno, progesterone e prolattina portano nausea, vomito, tensione mammaria, aumento i peso, ansia e facilità all’affaticamento con impatto negativo su desiderio sessuale ed eccitazione. Ed a questo scenario ormonale e sintomatologico si aggiungono convinzioni culturali, sociali, religiose, intrise di paure e credenze come l’arrecare danno al feto durante i rapporti sessuali. Gli ultimi cinquant’ anni hanno maturato sempre più interesse scientifico inerente a questo argomento: parecchi sono gli articoli a disposizione in letteratura, ma i dati sono spesso discordanti e difficilmente comparabili anche per il differente concetto di sessualità nei vari periodi di pubblicazione degli articoli. Molti sono studi retrospettivi e gli strumenti utilizzati sono spesso non validati per la sessualità. Gli autori, quindi, hanno selezionato di ventisette articoli nel periodo dal 1960 al 2009 che permettessero di  determinare lo stato dell'arte sulla sessualità durante la gravidanza e nel post partum ed i  fattori ostetrici significativamente ad essa correlati. I criteri di selezione scelti erano: lingua inglese, contenuto orginale, esclusione dei case reports, campione di almeno cento persone, uso di strumenti validati per la sessualità, caratteristiche peculiari geografiche, sociali o religiose e rilievo della rivista. Nella selezione compare l’articolo di Master and Johnson pubblicato nel 1966, che già dimostrava come la sessualità del primo trimestre di gravidanza non cambiasse significativamente, migliorasse durante il secondo per precipitare nell'ultimo sia come desiderio che come qualità del rapporto. Le cause? Indicazioni di interruzione dell’attività sessuale da parte del personale ostetrico, paura ed ansia di arrecare danno al feto e difficoltà "pratiche" nell'avere rapporti.

I dati emersi dalla review di Serati, Salvatore, Siesto et alt. pubblicata nel 2010 sul Journal of Sexual Medecine mostrano un significativo ed inesorabile declino della funzione sessuale durante tutta la gravidanza, spiccatamente nel terzo trimestre, e che non trova miglioramento nell’immediato post partum. Persiste nei successivi 3-6 mesi dopo i quali si verifica un graduale e costante ripristino. Le coppie riducono le loro interazioni sessuali per paura di far male al feto o di scatenare il travaglio o di procurare infezioni vaginali. I dati a disposizione presenti in letteratura su specifici fattori cui attribuire il declino del benessere sessuale in pre e post partum non sono per nulla omogenei. Molti i fattori indagati: la modalità del parto (vaginale versus cesareo) ,la presenza di episiotomia o lacerazioni perineali, concomitanti sintomi urinari o disfunzioni del pavimento pelvico, allattamento e dispareunia. Ecco i punti di evidenza: il Taglio Cesareo ha un ruolo protettivo sulla dispareunia post partum. E’ evidenza la presenza di dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale) dopo tre mesi dal parto nelle  pazienti con parto vaginale rispetto al taglio cesareo. Tuttavia questa differenza si annulla ad un anno dal parto. E’ inoltre descritto un maggior tasso di incontinenza urinaria e fecale dopo il parto vaginale rispetto al taglio cesareo. Effettuare la riabilitazione del pavimento pelvico nel post partum non solo migliora i sintomi urinari ma migliora la soddisfazione sessuale agendo positivamente sulla dispareunia . Vi è accordo negli studi analizzati che l’allattamento sia significativamente associato con la comparsa di dispareunia de novo e che ritarda il recupero della funzione sessuale nel post partum. Alti sono i tassi di anorgasmia e perdita di libido ancora persistenti a distanza di sei mesi. Non chiara l’influenza delle lacerazioni perineali e dell’episiotomia sulla sessualità. E’ dimostrata la funzione degli ormoni , in gravidanza e nel puerperio , ma a fronte di un incremento di tutti gli ormoni sessuali, non è stata  rilevata una significativa associazione con SFSI score, a testimonianza che l’impatto ormonale non è prioritario sulla problematica sessuale

COMMENTO

Nonostante la difficoltà nel reperire risultati sostanziati da rigore scientifico, punto di forza di questa review è aver individuato alcuni punti fermi. La gravidanza ed il parto determinano un rilevante, benché reversibile, effetto negativo sulla sessualità che perdura almeno fino a sei mesi dopo parto.  E’ possibile prevenirlo? Personale formato specificamente in ambito sessuologico potrebbe accompagnare le coppie nel percorso della ricerca di un figlio, fornendo informazioni sullo scenario che gravidanza e post partum possono far insorgere. L’aspetto di modifica ormonale in questo delicato periodo è presente, ma il fulcro è la relazione: è il rapporto di affettività e di conoscenza costruito fino a quel momento la sostanza con cui lo specialista potrebbe interagire per rafforzarne le caratteristiche in questo particolare periodo. Nella review manca una disamina specifica di quali elementi della sessualità vengano intaccati: desiderio sessuale? Eccitazione? orgasmo? Stratificare il problema permette soluzioni più efficaci ed adatte alla specificità del sintomo. Ed ancora, l’allattamento presenta correlazione con la dispareunia ma conosciamo bene i benefici dell’allattamento al seno per il neonato e per il suo rapporto con la madre. Come conciliare quindi le due realtà in conflitto? Rendendo la coppia consapevole in anticipo e sostenendola nella relazione. Quali sono le priorità di quella coppia? Quale il benessere sessuale per quella realtà a due? Inoltre, la possibilità di effettuare subito dopo il parto vaginale la riabilitazione del pavimento pelvico evita il sovrapporsi di una sintomatologia neuro muscolo fasciale o urinaria peggiorativa su una sessualità gravata dal dolore coitale. La gravidanza occupa uno spazio temporale ed intimo molto ampio ed importante nella vita della donna. Disegnare studi prospettici con end points specifici e strumenti validati permette di raccogliere dati utili per capire in che modo fornire ad ogni coppia un adeguato  counseling, eliminando il disorientamento della non conoscenza e potenziandone le risorse. La sessualità in gravidanza rimane uno degli argomenti più discussi e trattati, ed è proprio per questo motivo che se ne parlerà nel prossimo convegno AISPA previsto per il prossimo 24 novembre, dedicato proprio a “Sessualità di coppia e fasi di vita”.

Lucia Calò – Ginecologa e consulente sessuale

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