La contraccezione ormonale influenza la scelta del partner |
E’ quanto emerge da un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Psychoneuroendocrinology.
Lo Studio sperimentale è diviso in due sezioni.
STUDIO 1: cambiamento delle preferenza della faccia mascolina con l’utilizzo della contraccezione ormonale (C.O.).
Gruppo sperimentale: 18 donne fra i 18 e 24 anni.
Gruppo controllo: 37 donne fra i 18 e 25 anni .
Le partecipanti allo studio sono studenti o membri dello staff dell’Università di Newcastle. Valutazione della preferenza per una faccia + o – mascolina nel gruppo controllo fra il 10 e 14 giorno del ciclo e nel gruppo sperimentale prima dell’assunzione della pillola e dopo tre blisters fra il 5 e il 9 giorno dell’assunzione. Per misurare la preferenza per il volto mascolino sono stati creati 5 volti maschili in un continuum fra il – mascolino e il + mascolino. Per valutare l’attrattività di un volto femminile + o – mascolino sono stati creati 5 volti femminili in un continuum dal + mascolino al – mascolino. Le immagini venivano presentate ai 2 gruppi in ordine random. I due gruppi valutavano i volti e cliccavano con un bottone sull’immagine che preferivano per una relazione a breve termine o una relazione a lungo termine per i volti maschili e per l’attrattività per il volto femminile. Alto punteggio uguale a faccia più mascolina.
Risultati: Nelle utilizzatrici della C.O. la preferenza per la faccia mascolina era più bassa dopo 3 mesi di pillola, rispetto alla valutazione di base. Nei controlli la preferenza era decisamente a favore della faccia + mascolina e non mutava dopo 3 mesi. Non c’erano differenze significative nella scelta circa la durata della relazione e non c’era differenza fra i due gruppi riguardo alla scelta del volto femminile.
STUDIO 2: Variazione della preferenza del volto mascolino in funzione dell’utilizzo della C.O. al momento della scelta del partner.
Durante una visita ad una mostra scientifica sono state scelte 85 coppie fra i 18 e 73 anni in cui la partner femminile utilizzava la C.O.al momento della scelta del partner e 85 coppie in cui la partner femminile non utilizzava C.O. al momento della scelta del partner. Tutti gli uomini dei 2 gruppi venivano fotografati e venivano appaiate le foto degli uomini dei 2 gruppi di pari età.
Altri 30 partecipanti allo studio (20 donne e 10 uomini) fra i 17 e i 41anni giudicavano le foto delle facce originali dei maschi dei 2 gruppi dando un punteggio sul volto + o- mascolino.
80 partecipanti (56 donne e 24 uomini fra i 17 e i 57 anni giudicavano 10 immagini manipolate di volti + o – mascolini in continuum presentati in ordine random ottenute dal gruppo di uomini scelti da donne in C.O. e non in C.O.al momento della formazione della coppia.
Risultati: I partners delle donne che non utilizzavano C.O. al momento della formazione della coppia erano significativamente + mascolini rispetto ai partners scelti dalle donne in C.O. al momento della formazione della coppia.
COMMENTO
La faccia mascolina è associata a un carattere dominante, fisicamente più forte, capace di generare una progenie migliore, ma con associate caratteristiche negative come essere un cattivo genitore e privilegiare relazioni più brevi che sottintenderebbe un basso investimento nella relazione.
La preferenza per una faccia mascolina, tono basso della voce, odore di maschio dominante, aumenta durante il periodo peri-ovulatorio. Il possesso di queste caratteristiche sottintende un’alta qualità genetica.
Nella donna le regioni cerebrali temporali, legate alla percezione dell’aspetto del volto, rispondono fortemente (alla Risonanza Magnetica Funzionale) al volto mascolino e non al volto femminilizzato e maggiormente nella fase follicolare.
La pillola contraccettiva è il farmaco più studiato in assoluto. La letteratura è molto povera circa gli effetti psicologici della contraccezione ormonale e riguarda essenzialmente la relazione fra la C.O. e le alterazioni dell’umore. Questo è il primo studio sperimentale che va ad indagare la relazione fra C.O. psiche e scelte comportamentali e dimostra (pur con un campione limitato) che l’utilizzo della C.O. influenza la scelta e la selezione del partner e quindi influenza le scelte comportamentali e il processo di formazione della coppia. E’ l’inizio di un filone di ricerca, finora inesplorato, che studiando gli effetti dei farmaci sulle scelte comportamentali ci aiuterà a comprendere meglio le componenti biologiche dell’attrazione sessuale e sentimentale.
Giuseppe Mori